3 luoghi storici di Tropea đ°Â
In questo precedente articolo vi abbiamo consigliato cosa visitare a Tropea in un giorno.
Cose da vedere a Tropea in un week-end
In questa breve guida, ti accompagniamo allâemozionante scoperta dei migliori luoghi di interesse storico da visitare a Tropea.
Per una passeggiata allâinsegna della storia culturale di una cittĂ che affonda le sue radici nella civiltĂ ellenica questo è lâitinerario perfetto.
Il santuario di Santa Maria dell’Isola
Se vi state domandando che cosa si erge sullâisolotto della celebre rocca di Tropea che porta il suo stesso nome è proprio il santuario Santa Maria dellâIsola: è collegato alla terraferma dalla famosa spiaggia libera di Tropea.Â
Noi calabresi la chiamiamo âisola bellaâ perchè il litorale che la collega alla terraferma si biforca in due spiagge: da un lato Marina e dall’altro Bella considerate le piu’ amate dai turisti, per l’ineguagliabile bellezza del mare.Â
Si trova a 7 minuti a piedi dal centro storico e vi si accede tramite due rampe un po’ ripide scavate nella roccia, originale dellâepoca (1810). A causa dei terremoti del 1783 e del 1905 oggi però non conserva la sua autentica costruzione.Â
In stile alto-medievale, originariamente apparteneva ai monaci basiliani. Solo nel 1066 il duca normanno Riccardo Il Guiscardo la concesse all’abate di Montecassino Desiderio: oggi infatti insieme allo scoglio è di proprietĂ dellâabbazia Montecassino. Â
Ogni anno il 15 agosto si celebra la Festa di Santa Maria dell’Isola: la baia sottostante il santuario è il punto di partenza di una suggestiva processione via mare per celebrare la Madonna di Romania che si conclude con la santa messa e i fuochi dâartificio.Â
Il biglietto d’ingresso costa solo 3 ⏠e comprende la visita anche al Belvedere giardini del Santuario, un lussureggiante orto botanico di macchia mediterranea con imperdibili affacci panoramici che offrono una magnifica vista sulle acque cristalline di Tropea, permettendo di ammirare distintamente le isole di Vulcano e Stromboli e persino lâEtna quando il cielo è terso  Â
Diventato luogo di culto dâinteresse mondiale, è una delle principali attrazioni turistiche.Â
Il centro storico e le sue nobili origini
Di epoca angioina-aragonese, il centro storico di Tropea è definito aristocratico perchÊ si contraddistingue per i suoi caratteristici palazzetti patrizi a strapiombo sul mare risalenti al XVIII-XIX secolo.
Alcuni di questi possedevano enormi cisterne ricavate nella roccia per conservare il grano raccolto sul monte Poro successivamente riutilizzate per rifornire via mare il santuario Santa Maria dellâIsola tramite condotti di terracotta.Â
Per la maggior parte di epoca barocca e rinascimentale, un elemento architettonico identificativo della classe sociale di chi li abitava erano proprio i portali: la maggiore eleganza infatti era segno di disponibilitĂ economica dei nobili proprietari.Â
I palazzetti patrizi
- Portale di Palazzo Braghò
- Palazzo Toraldo
- Palazzo Fazzari
- Palazzo Collareto Galli
I palazzetti patrizi del centro storico di Tropea si distinguono per i loro antichi portali nobiliari ornati da elementi architettonici in stile come bassorilievi, capitelli, fregi, stemmi marmorei, androni con volte a botte, vi consigliamo di visitare:Â
–Palazzo Braghoâ, via Boiano (la piuâ antica via della cittĂ ) – in fondo a piazza Ercole, palazzo nobiliare parzialmente ricostruito nel 1921 in stile liberty – portale dâingresso barocco in granito con elementi decorativi a forma di foglie e conchiglie che attraverso un androne spazioso coperto da volte a botte si collega al portale opposto del 1921 che da su via Pontorieri – oggi ospita la pro loco e lâufficio del turismoÂ
–Palazzo Toraldo, largo Galzerano (fine XIX secolo), subito a destra appena imboccato corso Vittorio Emanuele residenza gentilizia allâinizio del centro storico (Porta Nuova) che sorge sull’originario castello abbattuto nell’800 costruito per impedire lâingresso in cittĂ – oggi ospita una biblioteca privata visitabile su appuntamento che custodisce la prestigiosa collezione privata Toraldo di Francia di reperti archeologici pregreci, documenti storici della famiglia, pergamene, dipinti di scuola calabrese del ‘700 appartenuti alla famiglia Toraldo – a causa del terremoto fu ricostruito nel 1783 e ristrutturato nel â900 – è l’unione di due palazzi di cui il primo affacciato su via Glorizio e l’altro invece su Largo San Michele, oggi una parte del palazzo ospita un bed and breakfast – all’interno conserva alcune lapidi della necropoli paleocristiana rinvenuta sotto e vicino all’ex castelloÂ
–Palazzo Collareto Galli, largo Galluppi 3 (XIII secolo) – ristrutturato alla fine degli anni â90, oggi ospita una scuola media omonimaÂ
–Palazzo Fazzari, via Pontonieri (XVIII secolo) – ex mattatoio e sanatorio per soldati in tempi di guerra oggi in disuso, conserva ancora la sua originaria struttura di origine medievaleÂ